Immigrati, clandestini, barconi

Seguire il percorso del denaro
Cui prodest? Qualcuno ricorda Ilaria Alpi? Oggi, come allora (e come tra 20 anni) c’é una commistione di malaffare in Italia nata per far soldi sulla miseria e sulla MORTE. All’epoca erano armi. Oggi sono immigrati. In fondo basta far soldi in qualche modo, no?
E qui arrivo al secondo punto.
Chi sta dietro?
Il potere consiste nel controllo del territorio e delle persone. Il potere viene esercitato in modo strettisimo, dettagliato, rigido, senza lasciare nulla al caso. TUTTO, ma TUTTO quel che capita, avviene perché qualcuno lo ha autorizzato (nei rari casi contrari, arrivano i killer in motocicletta, che mai verranno presi…).
Tutta la catena di potere e soldi che parte dall’Africa e arriva a Roma, ha gli opportuni referenti politici, i controllori, gli economi. Menti raffinatissime, diceva Falcone: sì, faccio il Suo Nome in quanto i personaggi implicati seguono esattamente il classico schema politico-mafioso come peraltro anche evidenziato dagli atti di Mafia Capitale.
Essenzialmente, la logica suggerisce che esistano dei patti stipulati nei corridoi del Parlamento, patti da far impallidire quello del Nazareno. Sono patti potenti, necessari, perché il potere non ammette l’indisciplina.
Un giorno, forse mai, un giudice coraggioso e quindi isolato e diffamato (Falcone docet) morirà a causa delle sue indagini sullo scandalo decennale della tratta degli schiavi moderni. Morirà quando la sua indagine arriverà alle porte del Parlamento, quando avrà capito che il finanziamento della politica e dei partiti parte persino di notte, dall’Africa.
L’ho imparato io stesso, le pochissime volte che ho avuto occasione d’essere in presenza di sindaci di grandi città e parlamentari: il potere (e non i soldi) è la vera moneta che non vi fanno mai vedere. Il potere si conquista col sacrificio, coi soldi e col sangue. E chi l’ha conquistato non ammette sgarri.
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